Fa cosi male
Quest’ impotenza mia
Che non se ne va
E guardo a lui
A colui che un giorno
il vento spazzera’
Come le foglie
Minuzze la sua sanita’
Ora oscurita’.
Amori miei
Giovinezze sue.
Come vorrei che fosse
Tutto un’irrealta’.
Ma fa propio cosi’ male
Quest’ impotenza mia
Che non cedera’,
O santi miei
Ma guardate qui giu’
Nella spazzutura
Di sogni arruginiti,
Grattaceli abbandonati
Amanti esarceberati
E vengono giu’ e giu’
Le lacrime, tapparelle
Sui nostri visi sfregiati.
Impotenza nostra
Che non riscattera’
Con le mani giunte
Davanti all’altare
Di dei pagani
Chiedo armistizi
Con umilta’.
E vedo che poco
Sfugge a quest’ipocrisia
Come su un torrente
I secondi sbarcano
Il momento evvia!
Quando amore mio
Tu barcolli
Senza anza e senza vela
Quel poco che vedi
Il fronte, un mirraggio
Il faro scherza con
Il poco, restata la tua realta’.
Impotenza mia
Innocenza tua
Arrabbiate sono le mie mani
Che non abbracciano
Che non sfidano
Che poco sostengono
Il bastone troppo potente
Il bastone troppo pesante.
Pas de cloches, pas de bagues
Pas d’émbraces passionnés
C’est le revière
De la morgue vivante
Qui nous a fermé
Si forte cette impuissance
A moi qui se coule
Dans la lumière, gêné.
Peux-je faire
Un demi-tour et m’en aller ?
Monstre a toi grimaçant
Etranger, déforme
Ta bouches n’a que des
Graines de sable,
Et de cette mémoires-la
Et de ce qui a eté
and petit a peu s’en y va
Il n’y reste que cette aimable
Confession à moi, brulée.
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